Compositore italiano. Già canonico del duomo di Pesaro, nel 1611 fu
nominato maestro di cappella del duomo di Milano, per volontà del
cardinale Federigo Borromeo. Successe a Giulio Cesare Gabussi, di cui
pubblicò in parte la produzione nel volume
Pontificalia Ambrosianae
ecclesiae ad Vesperas, che comprendeva composizioni sacre di vari artisti e
dello stesso
P. Fu autore di
Messe,
Magnificat, e di
mottetti, tutti rispondenti ai canoni imposti alla musica sacra dal Concilio di
Trento (Pesaro seconda metà XVI sec. - Milano 1630).